Il prossimo 5 luglio torna l’appuntamento con “Porte Aperte sulla Ricerca”, un’iniziativa organizzata in collaborazione con Aisa Ferrara e Università di Ferrara, che consentirà ai malati di atassia, alle loro famiglie e ai cittadini di vedere il lavoro delle nostre ricercatrici nei laboratori del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell'Università di Ferrara.
Un’iniziativa importante, che la nostra Fondazione ha deciso di ripetere dopo l’apprezzamento mostrato alla prima edizione, con l’obiettivo di far “toccare” da vicino i progressi del nostro progetto di ricerca verso una cura definitiva per l’atassia. Nel corso della giornata, a partire dalle 9.30, si terrà una conferenza con l’equipe multidisciplinare che sta lavorando al progetto di ricerca su più fronti: dalla neurologia alla genetica, dalla fisioterapia all’assistenza ai malati. All’evento interverranno: Prof.ssa Peggy Carla Rafaella Marconi, responsabile scientifico del progetto di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell'Università di Ferrara; Dott.sse Francesca Salvatori e Mariangela Pappadà, ricercatrici del progetto sulle atassie spinocerebellari di tipo I e II (SCA1 e SCA2); Prof.ssa Valeria Tugnoli, direttore responsabile del reparto di Neurologia dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara; Prof.ssa Alessandra Ferlini, direttore Unità Operativa Complessa di Genetica Medica, dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara; Prof. Nino Basaglia, direttore del reparto di Medicina Riabilitativa dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara; Dott. Sergio Buja, dirigente Medico del reparto di Medicina Riabilitativa di Ferrara; Dott. Matteo Fabbri e Prof.sse Rita Cortesi e Elisabetta Esposito, collaboratori del progetto sulle atassie spinocerebellari di tipo I e II (SCA1 e SCA2), presso il Dip. Di Scienze Chimiche e Farmaceutiche.
A seguire si apriranno le porte dei laboratori, che per i malati di atassia sono luoghi di speranza, perché solo la ricerca scientifica potrà bloccare questa malattia terribile, come spiega Silvio Sivieri, presidente della Fondazione A.C.A.RE.F. e di AISA Ferrara.
“Dare l’opportunità agli ammalati, alle loro famiglie e a tutta la cittadinanza di poter vedere di persona il lavoro che viene svolto nei laboratori dell’Università di Ferrara e potersi confrontare con l’equipe coinvolta in questo ambizioso e innovativo studio, è il modo scelto dalla nostra Fondazione per avvicinare malati e ricercatori .– Da quest’anno è entrata a far parte del nostro team di ricerca la Dott.ssa Mariangela Pappadà, una giovanissima ricercatrice che inizierà lo studio su SCA2 e che darà un ulteriore contributo al progetto di ricerca sulle sindromi atassiche”.
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