La nostra Fondazione ha firmato una nuova convenzione per proseguire lo studio delle sindromi atassiche.
Altri 120.000 euro saranno destinati allo studio dell'atassia spinocerebellare di tipo 1 e permetteranno di proseguire fino al 2025: con questi fondi ACAREF ha fatto un nuovo step nello studio di questa patologia.
Un impegno davvero grande per noi, del quale siamo molto orgogliosi.
“Siamo a un punto molto importante nella nostra ricerca – afferma il presidente della Fondazione Silvio Sivieri – perché, grazie alle biopsie svolte nel 2018 su 20 pazienti affetti da SCA1, abbiamo ottenuto molto materiale sul quale il nostro team di ricerca ha potuto lavorare e sperimentare. Purtroppo la pandemia ha rallentato il lavoro nei laboratori, ma non ci arrendiamo, la ricerca deve proseguire. Ed è per questo che abbiamo deciso di firmare una nuova convenzione, per dare continuità alla ricerca scientifica su queste patologie.”
Ed è proprio la continuità che ci ha spinti in tutti questi anni a finanziare un singolo progetto, per non tralasciare i risultati ottenuti fino ad oggi.
Questa nuova convenzione è pertanto il naturale proseguo del progetto su SCA1 avviato nel 2016 e l'obiettivo del primo anno è lo sviluppo di sistemi di silenziamento personalizzati. Per ogni paziente verranno analizzate porzioni specifiche di DNA per identificare le variazioni presenti e discriminare tra alleli mutati e sani. L'intenzione è di creare un approccio che sia in grado di silenziare il solo gene mutato, per bloccare la produzione della proteina tossica alla base dell'insorgenza della patologia.
Un lavoro molto impegnativo, che spesso è difficile spiegare con parole semplici, ma che racchiude una grande speranza: fare qualcosa di concreto per fermare le atassie spinocerebellari.
Fondazione A.C.A.RE.F ETS
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(Ex. Ospedale Sant’Anna)
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