Non solo laboratorio: l'atassia negli ambulatori ospedalieri

Lo studio delle atassie spinocerebellari inizia nei laboratori di ricerca – dove le ricercatrici si focalizzano sull'analisi del DNA e delle mutazioni a livello molecolare – e prosegue fino agli ambulatori, all'interno dei quali i pazienti cercano di sentirsi a casa grazie alla sensibilità dei medici.


Ambra Felici, laureata nel 2019 in Medicina e Chirurgia, durante il periodo di tirocinio ha approfondito proprio lo studio di queste patologie grazie al continuo contatto con pazienti.

"Il ruolo non motorio del cervelletto: studio del fenotipo cognitivo in una popolazione di pazienti affetti da atassia spinocerebellare eredodegenerativa": questo il titolo della tesi di cui Ambra si è occupata, incentrata sulla valutazione delle funzioni cognitive e comportamentali nel corso della malattia e degli aspetti socio-affettivi che ne conseguono.

Affiancata dalla neurologa impegnata nelle visite periodiche ai nostri pazienti, Ambra è riuscita ad approfondire il lato scientifico ma anche umano della malattia. “I pazienti dell'ambulatorio – ci racconta – sono stati tutti sempre adorabili, hanno illuminato le mie giornate ed arricchito il lavoro di tanta umanità. Fondazione ACAREF ha un grande obiettivo che sono stata felice di abbracciare".

In occasione della giornata della sua laurea, Ambra ha deciso di fare un gesto d'amore devolvendo un contributo a sostegno della ricerca sulle sindromi atassiche: un aiuto per tutti coloro che ogni giorno sono impegnati nella lotta contro le atassie.

Grazie Ambra, siamo grati per la tua sensibilità!